martedì 7 maggio 2013

La Cosmesi del futuro e il beauty pack

In base a quanto sostengono gli esperti del settore, l’innovazione tecnologica, l’ultra-personalizzazione, la multifunzionalità e la piacevolezza polisensoriale sono gli aspetti che caratterizzeranno principalmente la cosmesi del futuro.

Ma innovazione è anche sinonimo di complessificazione, infatti come sostiene Anne Carullo, direttore del dipartimento innovazione di Estée Lauder “Al primo sguardo i prodotti potrebbero sembrare simili a quelli di oggi. Più piccoli forse, perché in vasetti e flaconi troveremo formule più efficaci e ancora più concentrate. Ma credo che non saremo in grado di applicarne correttamente nessuno. Che di alcuni non capiremo nemmeno come aprirli”. È ipotizzabile che, in un contesto del genere, istruzioni per l’uso interattive o scaricabili da internet, tramite i beauty pack del futuro, avranno un ruolo essenziale e ancor più assistenziale.

Inoltre i prodotti di bellezza avranno una doppia anima. Nel senso che prevederanno due metodi d’uso: uno sarà una versione veloce per la vita di tutti i giorni sempre più frenetica. L’altro sarà un’edizione “cocooning” che prevederà tempi più lenti all’insegna di un maggior benessere, piacere e relax. Sarà studiata per i ritmi dilatati del weekend’, spiega Lionel De Benedetti direttore dei laboratori Clarins. Marie Helene Lair, responsabile dello sviluppo prodotti di Chanel, sostiene che questa estremizzazione del nostro stile di vita, questo doppio binario cosmetico, imporrà una velocizzazione “di tutta la routine quotidiana: per questo uno stesso trattamento avrà più funzioni. Si offriranno soluzioni anti - età e di idratazione allo stesso tempo. Azioni lenitive per pelli sensibili e insieme liftanti”.

Una delle missioni centrali della cosmetica sarà sempre quella di offrire benefici sensoriali, e quindi sviluppare sofisticate fragranze e innovative texture che stimolino i cinque sensi. “Capire la fisiologia chimica delle formule, il modo in cui percepiamo un prodotto quando lo applichiamo sulla pelle, il modo in cui si spalma e si assorbe sono fondamentali”, spiega Eric Perrier direttore della ricerca e sviluppo nei laboratori Dior. Lionel De Benedetti a capo dei laboratori Clarins è convinto che ulteriori ricerche porteranno alla formulazione di texture di maggior gradimento.

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