La misura del tempo
La maggior parte delle persone sa che è stato lo
scienziato Nicolò Copernico a svelare che il mondo gira ad una velocità
costante: è la logica conseguenza di mettere il sole al centro dell'universo.
Eppure oggi più che mai “sentiamo” che il mondo sta girando ad una velocità
sempre più crescente. Solo 20
anni fa, si inviavano i contratti per posta e si aspettavano giorni, se non
settimane, fino a quando si riceveva risposta, si rileggeva, si firmava e si rispediva. Al giorno d'oggi, prendiamo un
contratto -schema, cambiamo qualche parola, lo stampiamo, lo firmiamo, lo alleghiamo
a un messaggio e-mail, immettiamo un indirizzo e-mail e premiamo il pulsante di
invio. E spesso ci innervosiamo se
non riceviamo una risposta entro poche ore.
Aumentare la velocità di qualcosa, è una cosa
relativa.
In tempi passati, e per essere precisi il 12 agosto del 490 a.C, un messaggero fu
inviato da Maratona ad Atene per informare gli Ateniesi che i Persiani erano
stati battuti. Filippide percorse
una distanza di 42 km senza mai fermarsi, sotto
il sole cocente, a una temperatura che possiamo immaginare raggiungesse anche i
39 °C. Dopo aver gridato
l'annuncio della vittoria di Atene sui Persiani, gridando
"Νενικήκαμεν" (Nenikékamen, "abbiamo
vinto"), l'araldo crollò al suolo morto. Molto probabilmente a causa di un colpo di calore.
Il mondo vuole risposte istantanee. Quando le cose possono andare più
velocemente, è difficile accettare qualcosa di più lento della massima velocità. I consumatori, nel settore della cura personale, spesso sono
di fronte a un beneficio temporaneo, ma quando quel vantaggio diventa di serie,
ecco che vogliono di più, cioè un colore più scuro dell’ abbronzatura della
pelle, un colore più chiaro della tonalità della pelle, l’assorbimento più veloce, cosce più snelle,
gambe più lunghe etc, etc.

Insomma.. il fax ha sostituito la posta raccomandata. Le e-mail hanno sostituito i fax. L'opzione più veloce è diventata la
norma fino a raggiungere la velocità della luce. E allora non vale più la
vecchia massima: chi si ferma è perduto, ma.. chi va più lento della massima
velocità è perduto.
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